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ATTUALITÀ | 31 ottobre 2025, 15:33

Oss e infermieri in piazza: “Con Anaste salari più bassi e tutele azzerate”

Coinvolta anche l'area biellese.

Oss e infermieri in piazza: “Con Anaste salari più bassi e tutele azzerate”

Oss e infermieri in piazza: “Con Anaste salari più bassi e tutele azzerate”

Presidio davanti all’Rsa Valgioie di Torino indetto da Cgil, Cisl e Uil contro il contratto collettivo Anaste, giudicato “peggiorativo” e sottoscritto – secondo i sindacati – da sigle non rappresentative.
In Piemonte, sono circa 1.300 i lavoratori del comparto socio-sanitario e assistenziale che operano con questo contratto, applicato in numerose strutture di grandi dimensioni.

Scheletri, ragnatele e maschere spaventose come scenografia simbolica. In sottofondo, la celebre colonna sonora del film Halloween di John Carpenter. Un richiamo ironico ma efficace per la protesta organizzata proprio nel giorno dedicato alla festa delle zucche, davanti ai cancelli dell’Rsa Valgioie, centro diurno e residenza per malati di Alzheimer.
Qui lavorano una trentina di operatori per circa 90 posti letto, tutti inquadrati con il contratto Anaste, definito nel volantino diffuso dai sindacati un contratto che “mortifica” i lavoratori.

Le critiche: “Un contratto pirata”

Secondo le sigle Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, il contratto presenta criticità economiche e di tutela. Gli operatori socio-sanitari, infermieri ed educatori che lavorano in strutture con altri contratti collettivi percepirebbero fino a 1.500 euro in più all’anno, a parità di mansioni.

Tra le principali contestazioni:

- assenza della quattordicesima mensilità,

- ridotta copertura retributiva durante la malattia, con perdita della piena paga già dal quarto giorno,

- possibilità per l’azienda di licenziare dopo undici periodi di malattia o 180 giorni cumulativi di assenza (contro i 365 previsti altrove).

- I sindacati definiscono Anaste un “contratto pirata”, sottolineando come penalizzi il personale e crei disparità tra operatori che svolgono le stesse funzioni in strutture diverse.

In Piemonte, il contratto Anaste è applicato in alcune delle più grandi strutture private accreditate con la Regione, tra cui:

- Residenza Gianni Rodari di Novara (Gruppo Colisée, 120 posti letto)

- Rsa Italo Calvino di Orbassano (Gruppo Colisée, 120 posti letto)

- Residenza I Roveri di Caresanablot (Emmaus Srl, 60 posti letto)

- Residenza La Baraggia di Candelo (Santa Cecilia Impresa Sociale, 60 posti letto)

- Villa Maria di Torino (Abros Gestioni, 90 posti letto)

- Rsa Valgioie di Torino (Silver Age, 90 posti letto), sede del presidio.

Le richieste dei sindacati

“Non possiamo né dobbiamo permettere disuguaglianze tra operatori del socio-sanitario solo perché hanno la sfortuna di lavorare per un’associazione datoriale invece che per un’altra”, dichiarano congiuntamente Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.

Le organizzazioni sindacali chiedono alla Regione Piemonte di escludere le aziende che applicano il contratto Anaste dai contributi pubblici, ricordando che si tratta di strutture accreditate.
La richiesta è chiara: riaprire la trattativa e coinvolgere le sigle confederali per raggiungere un contratto equo e condiviso.

Un appello lanciato in una giornata simbolica, dove l’atmosfera di Halloween fa da cornice a un clima di reale amarezza e rivendicazione.

Dalla Redazione di Torino, G. Ch.

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