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ATTUALITÀ | 01 novembre 2025, 10:34

Sanità valsesiana, Pietrasanta: “È una svolta storica. L’ospedale di Borgosesia è vivo e cresce”

Sanità valsesiana, Pietrasanta: “È una svolta storica. L’ospedale di Borgosesia è vivo e cresce”

Sanità valsesiana, Pietrasanta: “È una svolta storica. L’ospedale di Borgosesia è vivo e cresce”

“Il 29 ottobre resterà una data importante per la sanità valsesiana”. Così il presidente dell’Unione Montana Valsesia, Francesco Pietrasanta, commenta l’incontro svoltosi a Borgosesia con l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi e con il direttore generale dell’Asl di Vercelli, Marco Ricci.

Un confronto definito “storico” dal presidente, che ha riunito sindaci e amministratori del territorio, compresi quelli che in passato avevano espresso scetticismo.

“Abbiamo davanti una strada tracciata, seria e condivisa — dichiara Pietrasanta —. La Regione ha dato risposte chiare e concrete: oggi possiamo dire che il rilancio della sanità in Valsesia è realtà, non promessa.”

Durante la riunione, l’assessore Riboldi e il direttore Ricci hanno confermato l’impegno a mantenere l’ospedale di Borgosesia come struttura per acuti, smentendo le voci che parlavano di una sua trasformazione in poliambulatorio.

“Chi ha diffuso quelle informazioni ha detto il falso — aggiunge Pietrasanta —. È stato chiarito davanti a tutti: l’ospedale resta punto di riferimento per la cura e l’emergenza, con nuovi servizi e un piano di potenziamento che guarda al futuro.”

Tra le novità illustrate figurano:

  • 17 ambulatori specialistici, con orari ampliati da ottobre;

  • un incremento dell’attività chirurgica, con 150 interventi in più entro fine anno e un obiettivo di 3900 interventi annui dal 2026;

  • il potenziamento dell’attività ginecologico-chirurgica e l’attivazione del “percorso nascita”, che garantisce assistenza fino al sesto mese dopo il parto;

  • reperibilità ostetrica notturna per le emergenze e ambulatori pediatrici potenziati, con 7 appuntamenti giornalieri prenotabili tramite CUP dal lunedì al venerdì.

Nonostante la chiusura del punto nascite, la priorità resta la sicurezza:

“Siamo tutti dispiaciuti — ammette Pietrasanta —, ma la tutela delle mamme e dei bambini viene prima di tutto. In cambio, otteniamo un ospedale più moderno, efficiente e in grado di offrire nuovi servizi.”

Durante l’incontro si è parlato anche dell’ipotesi di un Distretto Sanitario Montano, un progetto che, se concretizzato, rappresenterebbe un ulteriore passo avanti nella riorganizzazione della sanità territoriale.

Il presidente dell’Unione Montana ha infine voluto ringraziare le istituzioni che hanno sostenuto il percorso:

“Dal presidente Cirio all’assessore Riboldi, dal consigliere regionale Riva Vercellotti al presidente della Provincia Gilardino: abbiamo trovato interlocutori concreti e attenti. È la dimostrazione che quando il territorio fa squadra, la Regione ascolta.”

Pietrasanta chiude con un appello ai cittadini:

“Il ‘de profundis’ per la sanità valsesiana è fuori luogo. L’ospedale è vivo e in crescita: spetta a noi valsesiani avere fiducia, informarci e utilizzare i servizi che abbiamo. Solo così potremo continuare a farlo crescere.”

Redazione J.B.

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