Il 2 novembre è il giorno in cui la Chiesa cattolica ricorda e prega per tutti i defunti.
Questa ricorrenza, conosciuta anche come Commemorazione dei defunti, ha origini antiche: venne istituita nel 998 da sant’Odilone, abate di Cluny, come segno di riparazione e di preghiera per tutte le anime che non avevano un altare o un ricordo pubblico.
Nei primi secoli del cristianesimo, sulle tombe dei fedeli si usava incidere l’immagine di Lazzaro, simbolo di resurrezione e speranza di vita eterna. Solo più tardi, nel IX secolo, la commemorazione assunse una forma liturgica ufficiale: fu stabilito che il giorno dopo la Festa di Tutti i Santi fosse dedicato alla memoria di coloro che ci hanno preceduto. Da allora, il 2 novembre è diventato il giorno della preghiera per i defunti, e nella giornata di oggi nei cimiteri si celebrano le messe proprio in ricordo dei nostro cari.
Pur non essendo una festa civile, la giornata ha una forte valenza religiosa e culturale. Tradizionalmente è preceduta da nove giorni di preghiera – dal 24 ottobre al 1° novembre – dedicati al suffragio delle anime.
In questo periodo, e in particolare nella giornata del 2 novembre, i cimiteri si popolano di visitatori: famiglie, amici e intere comunità si raccolgono per deporre fiori, accendere lumini e ricordare chi non c’è più.
Un momento di memoria e unione, che attraversa le generazioni e rinnova il legame profondo tra passato e presente.











