Martedì 18 novembre i soci del Lions Club Valsesia si sono recati a visitare la prestigiosa azienda tessile Lanecardate S.p.A, a Cossato, della quale è co-azionista e Amministratore Delegato il socio Massimo Montanaro. La Presidente di Lanecardate, Chiara Bianchi Maiocchi, ha ricordato la nascita dell’azienda: “Mio padre ha fondato nel 1977 insieme a mia madre Daniela, figlia di Vitale Barberis Canonico, una filatura, la Lanecardate, partendo da zero senza sapere nulla di tessile ma da ingegnere scegliendo sempre e solo il meglio e se possibile ancora meglio. Mio padre è stato il primo filatore a credere nella tracciabilità, tanto da convincere gli altri quando ancora era considerata “segreto industriale” a fare una dichiarazione volontaria di tracciabilità in ottica di trasparenza. Non sapeva tenere segreti, ma la verità è dei giusti. Mio padre ha sempre avuto come primo obiettivo la salvaguardia e il benessere delle persone. Lavorò ai primi tavoli di lavoro sulle sicurezza delle carde all’Unione Industriale e ha sempre investito sui temi della sicurezza al di là delle normative di legge”. La vocazione dell’azienda era, in principio, quella di mantenere il reparto produttivo di filatura cardata a servizio del lanificio Vitale Barberis Canonico, ma ben presto il pregio del filato venne riconosciuto anche da altre aziende e anche nel settore della maglieria, aprendo canali di vendita a livello nazionale ed internazionale. Il segreto di Lanecardate, ha spiegato Massimo Montanaro, Amministratore Delegato e azionista, è nella selezione: “La scelta di fattorie, materie prime, persone e processi per perseguire l'eccellenza. Un'attenzione alla qualità che si tramanda da oltre 360 anni. La nostra visione sostenibile è un percorso iniziato tanto tempo fa, condiviso a tutti i livelli, e che trova nella tracciabilità la sua massima espressione. Siamo impegnati ogni giorno nel ridurre l'impatto di tutta la filiera produttiva per garantire il massimo rispetto per l'ambiente, le persone, gli animali, la collettività”. Oggi Lanecardate è tra i leader nei filati cardati naturali di alta qualità: vende i suoi prodotti in Italia e all’estero, soprattutto per il mercato dei marchi del lusso, direttamente ai brand stessi o attraverso maglifici e tessitori che lavorano per loro. Con la fine del 2024 l’AD Massimo Montanaro è entrato anche come socio: un segnale forte della comune volontà di continuare a crescere e innovare combinando la solidità delle radici familiari con una visione strategica aperta al cambiamento. La visita completa all’Azienda ha permesso di vedere l’intero ciclo produttivo: “L’acquisizione diretta della lana sucida in Australia e Sud Africa, permette di alimentare una catena di fornitura di fiducia. La lana arriva in Italia da sucida e viene pettinata principalmente in Pettinatura Lane di Romagnano, azienda collegata, nel rispetto di una normativa molto rigida in materia di scarico delle acque. L’operazione di tintoria in fibra viene eseguita esclusivamente in Italia presso la Manifattura di Ponzone, di cui Lanecardate ha acquisito a novembre 2022 il 100% delle azioni. Il processo produttivo di filatura viene svolto internamente, in impianti di proprietà, a Cossato. Le fasi di lavorazione interne al perimetro aziendale hanno inizio con la mistatura delle fibre lavate, un processo volto all’omogenizzazione ed ensimaggio del carico. Le lane vengono successivamente aspirate e convogliate, tramite un sistema di conduttura, alla cardatura. Una serie di cilindri garzatori ricoperti di aculei metallici separa e allinea le fibre creando un velo continuo di spessore uniforme che viene poi tagliato, trasformato in stoppino e avviato alla lavorazione successiva. La filatura prevede la torsione attorno ad un anello in acciaio che ne imprime il movimento elicoidale concentrico. Il filato ritorto e avvolto attorno alla spola viene poi vaporizzato, ovvero sottoposto ad alte temperature in presenza di vapore acqueo, al fine di ottenere maggiore stabilità. Segue la fase di roccatura, che trasferisce il filato dalla spola alla rocca eliminando le eventuali imperfezioni e nel contempo applicando la paraffina, che permetterà al filo di scorrere meglio nelle macchine di maglieria. Infine, la rocca viene imballata e trasferita in magazzino attraverso un sistema automatizzato”. Montanaro ha svelato il segreto di questa crescita costante dell’Azienda: “Una collezione non troppo vasta e investimenti continui: ciò ci ha consentito di triplicare il fatturato in sette anni. Le nostre cartelle rosse sono sul tavolo dei maggiori stilisti. Il nostro prossimo obiettivo è quello di fare tutto in azienda, completando la verticalizzazione. Sono orgoglioso di poter affermare che in dieci anni non è mai stata fatta un’ora di cassa integrazione. L’Azienda si è fermata solo per il COVID”. Dopo la visita i soci hanno cenato a Gattinara, presso il Ristorante “Il Vigneto” e il Presidente Vito Arlunno ha consegnato il guidoncino del Club a Chiara Bianchi Maiocchi e alla madre Daniela Barberis Canonico, oltre naturalmente a Massimo Montanaro, ringraziando per l’interessante ed esclusiva visita.
In Breve
mercoledì 26 novembre
martedì 25 novembre





















