Esiste ancora spazio per l’arte del dono, oggi? Come orientarsi eticamente tra festività e corse agli acquisti natalizi? A promuovere un’importante riflessione sulla “società di mercato” per recuperare il senso della gratuità e il “valore” del dono, sono i cori A.N.I.M.A. e NOVALI con l’interessante conferenza proposta nell’ambito del festival “Cantoacanto”, dedicato per tutto il mese di dicembre al tradizionale scambio dei doni di Santa Lucia.
Ospite d’eccezione alla Scuola Media di Borgosesia alle 10 di Sabato 7 dicembre, sarà Davide Maggi, professore ordinario di Economia Aziendale e vicedirettore del Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa dell’Università del Piemonte Orientale, studioso delle implicazioni etiche delle attività d’impresa, che - anche in veste di vicepresidente della Fondazione Comunità del Novarese e di consigliere della Fondazione Cariplo - ha maturato una particolare esperienza nelle fondazioni filantropiche. La conferenza "L’Arte del Dono e il Senso di Comunità" avvia un’interessante collaborazione tra il festival CANTOACANTO - previsto tra la Giornata Mondiale dei diritti dell’Infanzia (20 novembre) e la Giornata Internazionale della Solidarietà umana (20 dicembre) - e l’autorevole comitato organizzatore del "Festival della Dignità Umana", che ogni anno ospita tra le più autorevoli personalità del mondo accademico, culturale e religioso italiano, come il prof. Eugenio Borgna e il vescovo di Novara mons. Franco Giulio Brambilla. L’intervento del prof. Maggi a Borgosesia, approfondirà anche il senso del concerto previsto presso la Collegiata Santi Pietro e Paolo nel giorno della festa di Santa Lucia - il 13 dicembre, ovvero “La Notte più lunga” dell’anno - durante il quale tutti i cittadini sono invitati a partecipare con un dono da scambiare in modo casuale e anonimo tra il pubblico presente, grazie all’assistenza di volontari incaricati.
«Si tratta di un progetto culturale pensato per promuovere il senso di comunità, a partire da una esperienza più vicina alla sensibilità dei minori, come quella legata al tradizionale scambio dei doni di Santa Lucia», spiega Carlo Senatore, insegnante di lettere nella scuola media e direttore di coro, ideatore del festival. «L’arte del canto dà “voce” ad un insieme di valori simbolici che fanno del coro un presidio culturale, capace di incidere sulla realtà sociale ed economica del territorio. E le finalità di questo progetto hanno raccolto l’adesione di una rete di enti e associazioni culturali valsesiane: dal Comitato Croce Rossa di Borgosesia alle associazioni dei commercianti, dal Comune alla Parrocchia di Borgosesia, alla Fondazione Valsesia».