Importante incontro in Unione montana Valsesia nella serata di ieri: tutti i sindaci dell’Unione sono stati invitati dal presidente Francesco Pietrasanta a partecipare ad un incontro di aggiornamento formativo in materia di protezione civile, a cui ha fatto seguito la commemorazione delle quattordici vittime della frana del Levante, tragedia di cui il 6 novembre si ricorda il trentesimo anniversario. «Nell’ambito della gestione associata della delega della Protezione Civile – spiega il Presidente Francesco Pietrasanta – abbiamo avviato un programma di consultazioni per aggiornare la pianificazione intercomunale di emergenza: è necessario riallinearsi alle nuove normative nazionali, scaturite proprio dalla tragica alluvione del 1994 che ha sconvolto il Piemonte, secondo le quali la gestione delle emergenze fa ora capo alle Prefetture, lasciando alle Provincie solo l’aspetto della pianificazione. Siccome con le elezioni dello scorso giugno alcuni Sindaci sono cambiati – aggiunge Pietrasanta – abbiamo deciso di organizzare un momento di formazione all’interno del nostro Ente, in modo da aggiornare tutti sulle nuove disposizioni ministeriali su questo tema di massima importanza, viste le caratteristiche del nostro territorio e le intemperanze climatiche di questi anni». La formazione ha riguardato la nuova organizzazione del Sistema di Protezione Civile, assurto a modello in tutta Europa in quanto rappresenta la moderna cultura in questo ambito: oggi in Italia si punta molto sulla prevenzione, ed in Piemonte è nata la prima forma in Italia di valorizzazione dei servizi ecosistemici-ambientali, sancita per legge, grazie alla quale una percentuale della tariffa idrica versata dai cittadini viene ogni anno destinata alle Unioni Montane per interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico: «Ci sono ancora diverse parti della normativa che devono essere applicate pienamente – aggiunge Pietrasanta – per esempio il Codice Forestale Nazionale, per una corretta gestione delle foreste nell’ottica di garantire sicurezza, ed occorre attuare un’attenta gestione degli alvei, peraltro proposta in Regione Piemonte da Angelo Dago nella scorsa legislatura. È importante che i Comuni aggiornino i Piani di Protezione Civile – continua il Presidente - e che la popolazione ne sia edotta, così come è importante che il sistema di messaggistica nazionale ITAlert, gratuito per tutti, diventi una realtà, salvando i Comuni dai sistemi a pagamento, spesso inadeguati All’incontro hanno partecipato 18 Comuni, oltre a rappresentanti delle Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco ed Associazioni di Soccorso: «Ringraziamo il funzionario della Prefettura di Novara Francesco Crosio, che ha gestito la formazione – dice il Presidente Pietrasanta – da un paio di mesi Crosio è il nostro “Disaster Manager”, autorizzato dal Ministero degli Interni a collaborare a titolo gratuito con l’Unione Montana per la Protezione Civile, i disservizi e la prevenzione valanghe. È un professionista che ama la Valsesia e rappresenta un valido supporto alle amministrazioni, a tutela della popolazione». A conclusione della riunione, si è tenuto un commovente momento di commemorazione dell’evento che il 6 novembre 1994 colpì indelebilmente Varallo: «Ho voluto ricordare quella notte – dice Pietrasanta – quando, appena dopo la mezzanotte, una tremenda frana si abbatté su tre edifici in zona Levante a Varallo, seppellendo sotto fango e sassi ben 14 persone. Una tragedia che rimane come una indelebile cicatrice sul nostro territorio e che ci insegna che nulla va dato per scontato e che dobbiamo sempre, amministratori e cittadini, stare in allerta e non sottovalutare nulla».
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