Domenica 6 luglio, il Club Alpino Italiano di Vercelli ha organizzato una visita all’Istituto “Angelo Mosso”, situato a 2.901 metri di altitudine al Col d’Olen, nel gruppo del Monte Rosa. A guidare il gruppo, il professor Michele Freppaz, docente universitario di fama e profondo conoscitore dell’ambiente alpino, affiancato dall’architetto Boschetti, socio CAI ed esperto della struttura.
Accompagnati dalla presidente del CAI Vercelli, Chiara Monopoli, i partecipanti hanno raggiunto l’Istituto con una breve passeggiata di circa 15 minuti dopo il tragitto in funivia da Alagna: un dislivello contenuto di circa 80 metri, accessibile a tutti.
L’Istituto porta il nome di Angelo Mosso, medico e fisiologo torinese nato nel 1846, che insegnò all’Università di Torino e fu pioniere negli studi sull’uomo in alta quota. La sua opera più nota, La fisiologia dell’uomo sulle Alpi, pubblicata nel 1897, è considerata un caposaldo della scienza alpina. Fu lui a proporre la fondazione dell’Istituto, realizzato grazie a un’ampia rete di finanziatori, dal Ministero della Pubblica Istruzione al Club Alpino Italiano, fino a contributi internazionali da paesi europei e dagli Stati Uniti. L’inaugurazione avvenne il 27 agosto 1907 alla presenza della Regina Margherita.
Nei decenni successivi, l’Istituto fu al centro di importanti ricerche in fisiologia, meteorologia alpina, biologia e glaciologia, a supporto anche dell’Osservatorio della Capanna Regina Margherita. I dati raccolti furono utilizzati, tra gli altri, dall’Ufficio Centrale di Meteorologia di Roma. Nel 1931 l’edificio divenne di proprietà dell’Università di Torino, che vi ospitò numerose personalità del mondo scientifico e pubblicò gli atti delle ricerche svolte. Negli anni ’50, fu anche uno dei centri di preparazione scientifica per la spedizione italiana al K2.
L’attività dell’Istituto si è interrotta a causa di un incendio, provocato da un fulmine, che nel 2000 lo distrusse quasi completamente. Oggi, però, grazie a un progetto di rinascita promosso dall’Università di Torino, l’Istituto Mosso è pronto a tornare protagonista. Il nuovo piano coniuga ricerca accademica e valorizzazione turistica: dallo studio dei rischi naturali in ambiente alpino alla meteorologia, dalla qualità della neve e dei suoli allo stato dei ghiacciai, fino alla fruizione museale. La struttura, accessibile anche da Staffal di Gressoney-La Trinité, è aperta al pubblico nei mesi estivi e durante il funzionamento degli impianti invernali, in rete con i musei del Vallese svizzero e del territorio.
Le visite guidate sono disponibili ogni lunedì fino al 25 agosto 2025, con prenotazione online su Istituto Angelo Mosso - Alagna. Un’occasione unica per scoprire un patrimonio scientifico e culturale di grande valore, a due passi da Vercelli.