Un luogo simbolo della fede valsesiana e della storia del territorio torna a splendere. Nelle scorse settimane sono stati completati gli importanti interventi di riqualificazione lungo il percorso che conduce alla chiesa di San Giovanni al Monte, uno dei siti religiosi più antichi del Piemonte e autentico patrimonio culturale di Quarona.
A raccontare il valore dell’opera è il sindaco Francesco Pietrasanta, anche presidente dell’Unione Montana dei Comuni della Valsesia, che ha ricordato come San Giovanni rappresenti «un punto identitario per la comunità, immerso nella natura, ricco di arte e memoria». All’interno dell’edificio, infatti, sono custoditi dipinti di grande pregio, testimonianza della lunga storia religiosa e culturale della valle.
Per raggiungere la chiesa esistono due itinerari: la carraia realizzata negli anni Novanta, percorribile in auto, e la storica mulattiera in pietra che parte dal capoluogo e consente di arrivare al santuario in circa venti minuti. Proprio su questo tracciato e sulle aree circostanti si è concentrato l’intervento reso possibile grazie al sostegno del GAL Terre del Sesia, che ha finanziato un progetto dal valore complessivo di quasi 200 mila euro.
I lavori hanno previsto l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione, che permette di percorrere il sentiero in sicurezza anche nelle ore serali, il recupero delle cappelle votive posizionate lungo il cammino, la sistemazione dei tratti più usurati della mulattiera e la riqualificazione degli spazi esterni alla chiesa. Un impegno che punta a rendere nuovamente fruibile e accogliente un luogo caro ai quaronesi e a tutta la Valsesia.
Pietrasanta ha sottolineato come il GAL rappresenti «uno strumento fondamentale per trasformare in progetti concreti le esigenze del territorio, sia pubbliche che private», con l’obiettivo condiviso di valorizzare il patrimonio culturale e ambientale della valle.
San Giovanni al Monte, affiancata dalla vicina chiesa della Beata — distante appena cinquecento metri — torna dunque al centro dell’attenzione grazie a un percorso rinnovato, capace di unire storia, spiritualità e natura in uno degli scenari più suggestivi della Valsesia.











