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ATTUALITÀ | 24 settembre 2019, 17:36

Patto tra Regione e Federfarma, esami e pre-diagnosi nelle farmacie di servizio: Piemonte capofila in Italia

Il presidente Cirio: "L'accordo è punto di partenza importante per potenziare la prevenzione, soprattutto nelle aree più marginali dove a volte l’unico presidio sanitario è la farmacia"

Patto tra Regione e Federfarma, esami e pre-diagnosi nelle farmacie di servizio: Piemonte capofila in Italia

Patto tra Regione Piemonte e Federfarma che permetterà, nel triennio 2020-2022, di risparmiare oltre 13 milioni di euro e portare una assistenza sanitaria più capillare sul territorio grazie alle farmacie.

La Regione – ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi – tramite l’Asl di Asti acquista dei medicinali, che vengono dispensati attraverso le farmacie. Dopo tre mesi di lavoro siamo riusciti a contrattare uno sconto del 5% sul costo di distribuzione, che in tre anni porterà ad un risparmio di oltre 13 milioni di euro”.

La seconda parte dell’accordo pone il Piemonte come capofila: la nostra regione è infatti la prima in Italia ad introdurre le farmacie di servizio. Presso le attività con la croce verde le persone potranno effettuare esami o pre-diagnosi, che prima non potevano fare.

Con questo patto – ha spiegato il Presidente di Federfarma Piemonte Massimo Mana – iniziamo a dare dei “prodotti” ai cittadini direttamente a casa loro, evitando così che debbano percorrere chilometri”. “Partiremo dall’ipertensione – ha aggiunto – aiutando le persone a capire se sono affette da questa patologia. Saremo poi in campo per la diagnosi precoce del cancro al colon retto, per contrastare l’insorgenza delle malattia”.

Le farmacie – ha aggiunto Icardi – sono presenti dai comuni più piccoli a quelli più grandi: nella nostra ottica sarà un posto dove ricevere una prima assistenza”.

Nel 2018 la sanità – ha spiegato il Presidente Alberto Cirio – ha avuto un saldo negativo di 160 milioni di euro: il nostro primo obiettivo è risparmiare, continuando però a garantire i servizi sanitari”. “Questo accordo è un primo esempio di come si può ridefinire il rapporto tra pubblico e privato e ci consente, da una parte, di risparmiare 10mila euro al giorno. Al tempo stesso tempo aumentiamo i servizi che le farmacie offrono ai cittadini e facciamo il primo passo concreto per la riduzione delle liste di attesa. E’ punto di partenza importante per potenziare la prevenzione, soprattutto nelle aree più marginali dove a volte l’unico presidio sanitario è la farmacia” ha concluso il governatore.

Dal nostro corrispondente di Cuneo

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