La Regione ha ripreso in mano una valutazione per l’Arona-Santhià, la vecchia linea ferroviaria che collegava la città lacustre al comune vercellese.
L’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi, spiega di aver chiesto a Rfi "di elaborare un documento con delle alternative progettuali. Rfi ha comunicato di aver avviato l’iter, nell’ambito del quale verranno effettuati uno studio di potenzialità trasportistica della linea e un’analisi dei costi-benefici per valutare gli scenari infrastrutturali legati alla possibile riapertura. Lo studio dovrà tenere in considerazione non solo la singola tratta, ma anche le origini e destinazioni dei treni, ad esempio tutto il traffico, anche merci, che potrebbe rendere appetibile quella linea. Però, per renderla realmente funzionale, servirà immaginare un sostegno all’armamento molto più importante rispetto a quello attuale”.
Sul tema è intervenuto anche il consigliere regionale del Pd Domenico Rossi : "Abbiamo smascherato l’ennesima falsità della destra. Nel novembre del 2024, il deputato e sindaco di Arona Gusmeroli, annunciava uno studio di fattibilità per la riapertura della Arona-Santhià da realizzarsi entro giugno 2025. Però l’assessore Gabusi ha scritto, che Rfi starebbe ancora elaborando un documento con delle alternative progettuali che dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, arrivare entro fine anno. Ricollegare Santhià e Arona, avrebbe una significativa ricaduta positiva per i pendolari e permetterebbe non solo treni diretti da Torino a Domodossola, ma anche collegamenti ferroviari con la Svizzera, senza necessità di cambio a Milano, favorendo il turismo in regione"